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Novembre 14, 2022

Svolta sostenibile in Francia, dove il Senato ha approvato il disegno di legge volto a rendere obbligatorio il fotovoltaico sulle coperture di grandi parcheggi. La normativa rientra in un piano di investimenti portato avanti dal Governo al fine di accelerare il processo di transizione energetica, incentivando la produzione da fonti eoliche e solari.

Francia, fotovoltaico obbligatorio sui parcheggi: la normativa

Il testo, che dovrà ricevere l’approvazione dell’Assemblea Nazionale fissata al prossimo 5 dicembre, prevede l’obbligo di pensiline fotovoltaiche per parcheggi con più di 80 posti auto, quindi principalmente per centri commerciali. A partire dal 1° luglio 2023, data di entrata in vigore della norma, le aree di stazionamento dovranno essere integrate con il sistema di copertura fotovoltaica.

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In particolare, quelle che hanno dagli 80 ai 400 posti potranno adempiere all’obbligo entro cinque anni; i parcheggi con disponibilità superiore alle 400 postazioni, invece, dovranno essere messi a norma entro e non oltre tre anni. Esclusi dal disegno di legge le aree di sosta per mezzi che superano le 7,5 tonnellate, quelle soggette a vincoli tecnici, architettonici o patrimoniali e quelle in prossimità di siti, storici o naturalistici, di rilievo.

Fotovoltaico obbligatorio sui parcheggi: quali sanzioni?

L’iter burocratico che ha portato all’approvazione della norma in Senato è stato oggetto di discussioni e modifiche. In un primo momento, infatti, erano stati compresi nella proposta i parcheggi con superficie superiore ai 2.500 metri quadri, per un totale di circa 100 posti auto. La nuova legge, pertanto, andrà ad interessare molte più aree di stazionamento rispetto a quelle inizialmente previste dal Governo. Chi non si adatterà alla nuova norma sarà sanzionato con una multa di 50 euro a posto, quindi variabile a seconda della disponibilità del parcheggio.  

Gli obiettivi sostenibili

Secondo le stime, la nuova legge porterà all’installazione di 11 gigawatt di potenza fotovoltaica in più nel Paese, rispondendo all’obiettivo di Macron di superare i 100 gW entro il 2050. A tal fine, il Governo francese sta valutando anche la possibilità di riconvertire I terreni abbandonati e in disuso posti al fianco di autostrade e di binari ferroviari in grandi parchi solari, riducendo a tre anni le tempistiche burocratiche e autorizzative necessarie per la loro costruzione.

 

Alessandra Marcelli

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