Ottobre 20, 2020
L’emergenza COVID-19 non si arresta. Mentre l’Europa è alle prese con quella che sembra essere a tutti gli effetti una seconda ondata della pandemia, c’è chi ne ha voluto analizzare l’impatto sull’economia e soprattutto sull’ambiente.
Covid-19 e l’imptto sull’ambiente: lo studio
Esiste infatti almeno una conseguenza positiva al Coronavirus, e cioè la decisa diminuzione delle emissioni di CO2 mondiali. È la conclusione a cui sono arrivati i ricercatori dell’Università Tsinghua di Pechino, che hanno condotto uno studio – pubblicato su Nature – analizzando una serie di importanti dati in relazione a tanti Paesi nel mondo: dalla produzione di energia elettrica ai voli passeggeri quotidiani, dal traffico giornaliero nelle grandi città fino al consumo energetico degli edifici.
I risultati
Combinando tra loro percentuali, dati e numeri, ne è emerso che nei primi sei mesi del 2020 le emissioni di CO2 rilasciate nell’ambiente sono diminuite dell’8,8% rispetto allo stesso periodo del 2019. Tradotto in numeri, si tratta di 1.5 miliardi di tonnellate di anidride carbonica in meno. Una riduzione importante, ancor più significativa rispetto a quelle conseguenti la crisi finanziaria del 2008 e quella petrolifera nel 1979. Il calo più significativo si è registrato nel settore dei trasporti terrestri (-40%), seguito poi da quello energetico e industriale (rispettivamente -22% e -17%)
“Il picco di riduzione di carbonio nell’aria ha toccato il 16,9% ad aprile, al culmine della prima ondata di infezioni da COVID”
ha spiegato il capo autore dello studio, Zhu Liu.
“Osservando i dati giornalieri e le tempistiche, ci accorgiamo che le diminuzioni delle emissioni sono corrisposte alle misure di blocco in ogni paese. Nel complesso, i vari focolai hanno provocato cali emissivi che normalmente vediamo solo a breve termine in festività come il Natale”
ha continuato.
Eppure, dicono gli autori dello studio, “anche se il calo dell’anidride carbonica ha raggiunto valori senza precedenti, la diminuzione delle attività umane non può essere la risposta”.
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Il prossimo step
Ecco perché sono importanti decisi e radicali cambiamenti strutturali nei sistemi di produzione energetica. Se l’autocontrollo individuale è assolutamente importante, il prossimo step da compiere – concludono gli esperti – è quello di “ridurre l’intensità di carbonio della nostra economia globale”.