Agosto 3, 2020
Una persona su quattro non beve acqua del rubinetto. Il motivo? Non si fida. È quanto emerso in occasione del ‘Water Seminar 2 – Coniugare sviluppo e tutela del territorio’, evento organizzato dalla società pubblica Uniacque in collaborazione con Arketipos.
Acqua dal rubinetto, l’indagine
L’indagine portata avanti dall’azienda – che gestisce il servizio idrico nella zona del bergamasco – ha evidenziato che il 25% degli interrogati non beve mai acqua dal rubinetto. Al contrario, vi è un 37% che lo fa con regolarità, mentre il restante 38% solo occasionalmente. A far riflettere è la motivazione di coloro che hanno ammesso di non bere dal rubinetto di casa: “L’acqua in bottiglia è più controllata”. Dunque, alla base di questa scelta vi è la convinzione – talvolta errata – che questa sia sporca, inquinata e dunque pericolosa per la salute.
Le parole del presidente di Uniacque
Paolo Franco, presidente di Uniacque, nell’ambito del seminario ha tenuto a precisare che ormai da cinque anni “siamo impegnati a invertire questa tendenza attraverso campagne di comunicazione e sensibilizzazione che vedono coinvolte scuole e società sportive.” Franco ha poi ribadito che “l’acqua del rubinetto non è quella sporca del lavandino che finisce nello scarico”.
Al presidente ha fatto eco Samir Traini, vicedirettore di Ref Ricerche, che ha sottolineato come nonostante gli investimenti nel servizio idrico, un controllo sempre maggiore ed un sistema normativo ancora più rigido, il 29% delle famiglie italiane (fonte: Istat) non si fida a bere acqua del rubinetto, “più salutare di quella che beviamo nelle bottiglie di plastica”.
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Uniacque, in collaborazione con l’Istituto di ricerca di Milano Agici, ha realizzato anche un focus sui vantaggi derivanti dagli investimenti in fognature ed impianti di depurazione su sedici Comuni bergamaschi. Ne risulterebbe, secondo l’indagine, un saldo positivo di 34 milioni di euro ed un risparmio significativo in opere di bonifica che, in mancanza di problemi di inquinamento, sarebbero del tutto inutili.