Luglio 8, 2021
Apparecchi capaci di estrarre acqua dall’umidità atmosferica, e renderla potabile. È l’innovativa e geniale soluzione a cui è arrivato un gruppo di scienziati dell’ETH di Zurigo. Gli strumenti, chiamati Atmospheric Water Generation, sono in grado di essiccare o raffreddare il vapore acqueo, e destinarlo al consumo umano.
Estrarre acqua potabile da umidità e renderla potabile: ecco come
La ricerca, che è stata pubblicata sul sito dell’Università svizzera e sulla rivista Science Advances, spiega come grazie a questi apparecchi siano state superate tutte le alternative realizzate fino ad oggi. Queste infatti sfruttavano perlopiù l’escursione termica tra giorno e notte, riducendo il processo di estrazione acqua solo durante le ore buie.
Il team, guidato da Iwan Hächler, ha progettato un pannello in vetro rivestito da polimeri e argento che è in grado di estrarre l’acqua dall’umidità anche durante le ore più calde della giornata, riflettendo l’irraggiamento solare e irradiando calore verso lo spazio esterno. Nella parte inferiore del pannello, che si mantiene circa quindici gradi più freddo della temperatura ambiente, l’aria umidificata si condensa in acqua, poi cade in un recipiente e viene raccolta. Il tutto, senza alcun dispendio energetico.
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Quanta acqua è possibile raccogliere?
Alcuni test, condotti sul tetto dell’Alta Scuola in condizioni atmosferiche ideali – poco sole, poco vento e molta umidità – hanno permesso ai ricercatori di raccogliere mezzo decilitro d’acqua all’ora per metro quadrato. Un valore importante che, come confermato da Hächler, “è vicino al valore massimo teorico di 0,6 decilitri all’ora, che è fisicamente impossibile da superare”.
Credits: ETH Zurigo
Il dispositivo, che non necessita di materiali particolarmente costosi o rari, pare essere adatto a territori siti vicino al mare ma con scarsità d’acqua come zone dell’india, dell’Arabia Saudita e Israele. Dove l’aria è troppo secca, come nei paesi dell’Africa a sud del Sahara, l’apparecchio risulterebbe essere poco efficace.