Luglio 10, 2020
Per la prima volta in Europa, le fonti rinnovabili battono quelle fossili. Lo ha sottolineato uno studio condotto da Ember, secondo cui nei primi mesi del 2020 (gennaio-giugno) l’eolico, il fotovoltaico, l’idroelettrico e le biomasse, insieme, hanno generato il 40% dell’elettricità dell’Unione Europea, di fronte al 34% di energia prodotta dai combustibili fossili.
Rinnovabili, un sorpasso storico
Si tratta di un sorpasso storico per le FER, indice di un “momento simbolico nella transizione del settore elettrico in Europa”, commenta Dave Jones, Senior Analyst di Ember.
Le energie rinnovabili, nel complesso, sono aumentate dell’11%. A registrare un record sono stati in particolare i settori dell’eolico e del solare, rispettivamente in crescita dell’11% e del 16%. I picchi di produzione totale di energia rinnovabile in Europa si sono registrati in Germania (42%), in Irlanda (49%) e in Danimarca (64%)
Leggi anche: Giugno 2020: crescono le rinnovabili ed il fotovoltaico
In diminuzione i combustibili fossili
Calano invece al -18% i combustibili fossili, così come le emissioni di CO2 del settore energetico diminuite di circa il 23%. Basti pensare che nei primi sei mesi del 2020, in confronto allo stesso periodo del 2019, la produzione di carbone è calata del 34%, mentre quella del gas del 6% (solo in Italia, si è registrato un incredibile -16%).
Appena nove anni fa, le fossili generavano il doppio delle rinnovabili. Oggi invece questo importante sorpasso potrebbe incredibilmente accelerare quel processo tanto auspicato di transizione energetica.