Novembre 17, 2020
Aggiornamento degli standard qualitativi dell’acqua potabile e maggior protezione per l’ambiente e la salute umana. Questi sono gli obiettivi stabiliti dal Consiglio dell’Unione Europea, che ha proposto una revisione generale della direttiva sulle risorse idriche. L’intento, infatti, è quello di introdurre un approccio volto al monitoraggio dell’acqua e, al contempo, ad un miglior accesso da parte dei cittadini e consumatori alle informazioni sulla sua qualità.
Acqua potabile, Consiglio UE approva la nuova direttiva
Introdotti anche requisiti minimi di igiene per tutti quei materiali che entrano a contatto con l’acqua potabile, al fine di proteggere la salute umana ed escludere qualsiasi rischio di contaminazione. Ciò nasce in conseguenza della crescente preoccupazione circa gli effetti delle microplastiche e dei residui di prodotti farmaceutici presenti nelle acque.
“Le nuove norme aggiornano gli standard qualitativi previsti per l’acqua potabile e introducono un approccio basato sul rischio ed efficace sotto il profilo dei costi per quanto concerne il monitoraggio della qualità dell’acqua”
ha spiegato in una nota il Consiglio Europeo.
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E l’Italia?
Dopo l’ok al compromesso raggiunto grazie ai negoziati tra il Consiglio ed il Parlamento Europeo a fine 2019, le proposte saranno oggetto di votazione da parte della Commissione Ambiente. Qualora dovesse essere approvata, la nuova direttiva entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale dell’UE.
Si tratta di una decisione che sarebbe particolarmente importante anche per l’Italia. Nel nostro Paese infatti, nonostante la qualità dell’acqua di rubinetto sia una delle migliori in Europa, si consuma più acqua in bottiglia rispetto a qualsiasi altra Nazione dell’UE: 106 litri pro-capite.