Record storico per le rinnovabili, che a maggio hanno coperto addirittura il 50% della domanda elettrica italiana. A dirlo è il report stilato da Enea, che ha analizzato le tendenze relative alla decarbonizzazione, alla sicurezza e al costo dell’energia.
Rinnovabili ai massimi storici, netto calo dei consumi
Ne è emerso che, complice anche il blocco e le chiusure dovute al COVID-19, l’Italia ha affrontato un drastico cambiamento del suo sistema energetico, registrando anche un calo dei consumi notevole. Nel secondo trimestre del 2020, la domanda è scesa del -22% (con picco del -30% ad aprile):
“I cali di consumi e di emissioni sono senza precedenti. E, anche nell’ipotesi ottimistica di un ritorno alla normalità nella seconda parte dell’anno, a fine 2020 la flessione sarà probabilmente superiore al record negativo del 2009”,
ha spiegato Francesco Gracceva, ricercatore ENEA che ha condotto l’indagine.
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In generale, nel secondo trimestre del 2020 i consumi generali sono calati, rispetto ai livelli del corrispondente trimestre del 2019, di quasi il 25%. Di contro, la quota di domanda coperta da FER e la quota coperta dalle sole fonti intermittenti hanno fatto registrare nuovi massimi storici nel mese di maggio, superando rispettivamente il 50% ed il 20%.
Peggiora la sicurezza energetica
A peggiorare, tuttavia, è la sicurezza energetica, con un -10%.
“Le cause sono da ricercare soprattutto nei settori della raffinazione che ha sofferto un forte calo dell’utilizzo degli impianti con margini in territorio negativo e della gestione in sicurezza del sistema elettrico, nel quale, anche senza eventi critici evidenti, sono emerse problematiche legate alla crescente penetrazione delle fonti rinnovabili intermittenti”
ha concluso Gracceva.