Settembre 21, 2022
Trasformare i rifiuti in benzina: questo il progetto pilota che sorgerà a Empoli e che coinvolge l’azienda toscana Alia Servizi Ambientali, la multinazionale milanese Maire Tecnimont e la vetreria Zignago. Prevista anche la partecipazione diretta dei cittadini, che potranno nominare i propri rappresentanti in un’organizzazione che si occuperà di seguire i lavori.
Trasformare i rifiuti in benzina: il progetto
Il piano di realizzazione di quello che l’Alia ha ribattezzato come “distretto circolare” partirà dalla trasformazione dell’immondizia in un gas di sintesi. Da questo, verranno estratte una serie di materie come il metanolo e l’idrogeno, fondamentali per l’industria chimica e la vetreria. Le attività si svolgeranno nella zona industriale di Terrafino, dove già sono in corso altre lavorazioni di riciclo. Per il progetto saranno stanziati 400 milioni di euro.
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Tempi e obiettivi
Per i lavori si prevede una tempistica di 30 mesi, al termine dei quali il distretto circolare di Terrafino diventerà sede di riciclo e trasformazione di spazzatura. I risultati saranno garantiti dall’efficienza dell’impianto, che avrà una capacità totale di 250 mila tonnellate di rifiuti l’anno e impiegherà circa 200 persone.
Il fine ultimo del progetto è quello di individuare soluzioni tecnologiche per produrre materie prime di origine non fossile. L’idrogeno ricavato dai rifiuti, ad esempio, potrebbe essere usato per alimentare i forni di vetreria; il metanolo potrebbe sintetizzare gli idrocarburi, come gasolio e benzina, non avendo dunque impatto sull’ambiente.
Economia circolare e sostenibilità
Alla base del piano, infatti, vi è non solo il riciclaggio dei rifiuti, che rappresenta a pieno il processo di economia circolare, ma anche l’azzeramento di emissioni inquinanti in atmosfera. Le aziende coinvolte nel progetto intendono, non a caso, sfruttare l’idrogeno nei processi industriali di imprese energivore, e il metanolo come alternativa al generico combustibile, per una mobilità sostenibile.
Come spiegato da Alessandro Bernini, amministratore delegato del Gruppo Maire Tecnimont, il progetto è ad oggi unico nel suo genere a livello mondiale e conferma ancora una volta quanto un rifiuto, se efficacemente trattato, possa trasformarsi in un’importante risorsa.
Alessandra Marcelli