Maggio 26, 2022
Un desalinizzatore portatile capace di depurare l’acqua senza l’uso di filtri o pompe a pressione. È questo l’innovativo dispositivo, frutto di dieci anni di ricerca, messo a punto dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology. Già da anni sul mercato sono stati introdotti strumenti portatili per rimuovere sale marino; ciò che rende unico quello del MIT è l’abbandono del procedimento classico che prevede l’utilizzo di filtri.
Desalinizzatore portatile senza filtri: come funziona
Quello dei ricercatori americani è uno strumento totalmente nuovo: con un peso inferiore ai 10 chili e dimensioni più piccole di quelle di una valigetta, il desalinizzatore richiede esclusivamente energia elettrica, meno di quella che sarebbe necessaria a un cellulare per ricaricarsi. Ecco perché basterebbe anche un piccolo pannello solare per produrre l’elettricità sufficiente a rimuovere le particelle dall’acqua e renderla potabile.
Il procedimento
il desalinizzatore portatile, come spiegato nella ricerca pubblicata su Environment Science Technology, sfrutta la tecnica della polarizzazione della concentrazione di ioni (ICP), a cui il team americano ha lavorato per quasi dieci anni. Questa metodologia prevede il posizionamento di due membrane sopra e sotto il tubo dove viene fatta scorrere l’acqua. A questo punto, il sistema applica ai due strati un campo elettrico per respingere le particelle da rimuovere che poi vengono incalanate in una conduttura ed espulse. Il processo viene poi ottimizzato grazie all’elettrodialisi, che garantisce la rimozione totale di eventuale sale residuo.
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Dopo i primi test in laboratorio, gli esperti americani hanno effettuato degli esperimenti direttamente in spiaggia, per verificare l’efficacia del desalinizzatore direttamente con l’acqua del mare. Il risultato è stato sorprendente: il dispositivo è infatti riuscito, in soli trenta minuti, a riempire un bicchiere d’acqua totalmente potabile.
Ridotto al minimo anche il consumo di energia: il prototipo ha evidenziato che un pannello solare portatile di piccole dimensioni è in grado di generare acqua depurata con una velocità di 0,3 litri all’ora, e un consumo di 20 Wh a litro. Non solo: test condotti sulla qualità dell’acqua hanno superato di gran lunga gli standard previsti dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della Sanità, permettendo l’utilizzo del nuovo apparecchio nelle aree del mondo colpite da gravi condizioni di siccità idrica e anche in tutte quelle situazioni in cui è difficile reperire acqua destinata al consumo umano. Ora la sfida è quella di efficientare ulteriormente lo strumento, per renderlo di più semplice utilità non solo per la desalinizzazione, ma anche per rimuovere tutte le altre sostanze contaminanti presenti nell’acqua.
Il video
Nel video, realizzato nel 2021 dal laboratorio J-WAFS che coordina le attività del MIT, è illustrata l’innovativa tecnologia che potrebbe rivoluzionare il settore del trattamento delle acque.
Alessandra Marcelli