Agosto 3, 2020
L’elettro ossidazione per un trattamento più efficace delle acque reflue. Questa sarebbe la soluzione proposta da un team di ricercatori dell’Institut National de la Recherche Scientifique (INRS), in collaborazione con l’European Membrane Institute di Montpellier e l’Université Paris-Est.
Acque reflue ed elettro ossidazione: lo studio
Gli esperti hanno elaborato un metodo per abbattere gli inquinanti non biodegradabili – come residui farmaceutici e pesticidi – presenti nelle acque di scarico e resistenti ai tradizionali trattamenti biologici. Questo processo di elettro ossidazione (EO) utilizza due elettrodi in grado di produrre radicali idrossilici (OH), i quali vanno ad attaccare le molecole refrattarie, distruggendole.
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Oltre ad essere più efficaci, secondo gli esperti questi elettrodi risultano anche più vantaggiosi da un punto di vista economico ed energetico. La tecnologia è stata testata su 15 inquinanti presenti in tre tipi di acque di scarico trattate in maniera diversa: in modo convenzionale, con bioreattore a membrane e tramite un processo di separazione di acque reflue alla fonte.
Risultati
Ne è emerso che l’elettro ossidazione si pone come un “un buon candidato per l’abbattimento dei rifiuti farmaceutici che permangono nelle acque reflue anche dopo il trattamento biologico”.