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Novembre 2, 2021

La maggior parte degli italiani riconosce l’importanza di contrastare il cambiamento climatico, eppure un cittadino su quattro pensa che le priorità ad oggi siano ben altre. È solo una delle conclusioni emerse dal rapporto di Ipsos che, per conto di Erion, ha indagato sul livello di conoscenza, opinioni e comportamenti dei cittadini in merito ai RAEE e all’economia circolare.

RAEE e economia circolare, il report

L’indagine è stata condotta prendendo come riferimento un campione di mille cittadini italiani dai 18 ai 75 anni di età, a cui sono state sottoposte domande circa la neutralità climatica, il superamento di un modello di economia lineare e sulla gestione dei rifiuti.  

Sei italiani su dieci ritengono che le attività umane abbiano delle conseguenze importanti, e talvolta nocive, sull’ambiente, anche se solo un terzo del campione riconosce la propria difficoltà nell’adottare stili di vita sostenibili. Il 23% degli intervistati, invece, ammette di non avere come priorità un agire etico e rispettoso.

Economia circolare: cosa ne pensano gli italiani e cosa fanno per adottarla

Probabilmente alla base di un disinteresse generalizzato vi è la mancata comprensione del concetto di neutralità climatica, la cui definizione è conosciuta solo da un italiano su tre. Al contrario, la tematica riguardante l’economia circolare sembra essere piuttosto nota tra gli intervistati: quattro su dieci ritengono di conoscerla, mentre il 60% ne riconosce la descrizione. Contestualmente, però, il campione ritiene che per promuovere il consenso si debba rendere il concetto di circolarità economica più comprensibile per tutti.

Tra i comportamenti virtuosi più adottati dai cittadini c’è sicuramente la pratica della raccolta differenziata, portata ormai avanti dall’85% degli italiani. Altre scelte di vita sostenibili riguardano principalmente la riparazione di un oggetto rotto, evitando quindi il riacquisto dello stesso (53%), e la rinuncia all’acquisto di un prodotto monouso (45%)

RAEE, cosa ne sanno i cittadini?

In riferimento ai RAEE, solo il 44% degli italiani ritiene di averne sentito parlare, mentre appena il 36% dichiara di essere informato sulla tematica. Se la maggior parte sa che questi rifiuti speciali devono essere smaltiti con procedure precise, un quinto degli intervistati ammette di non conoscere le conseguenze in cui incapperebbe in caso di smaltimento illecito.

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Ciò probabilmente spiega perché, nonostante la numerosità di apparecchiature elettriche ed elettroniche in casa – in media almeno due dispositivi per famiglia – il 21% dei cittadini dichiara di non aver mai avuto bisogno di smaltirle.

Sui RAEE, dunque, sembra ancora lunga la strada da percorrere per arrivare ad un livello di conoscenza ed informazione adeguata: la consapevolezza costituisce la premessa fondamentale all’adozione di buone pratiche in termini di sostenibilità e rispetto ambientale.

 

Alessandra Marcelli

 

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